Ultima modifica: 17 dicembre 2021
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Nuova valutazione primaria

Il decreto legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, ha previsto che, dallo scorso anno scolastico, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria sia espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel Documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento.

        

Pertanto gli alunni nella Pagella, per ogni disciplina e per Educazione Civica, non avranno una valutazione con voto ma con giudizio su obiettivi di apprendimento per ogni disciplina.

 

I giudizi sono declinati in 4 livelli così definiti:

Avanzato

l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità

Intermedio

l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo

Base

l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità

In via di prima acquisizione

l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente

I livelli di apprendimento così definiti sono individuati secondo specifiche dimensioni, anch’essi individuate dalle linee guida nazionali:

  • Autonomia (lo studente raggiunge l’obiettivo autonomamente o con la guida dell’insegnante o altri supporti)
  • Continuità (lo studente mostra di saper applicare l’apprendimento tutte le volte che viene richiesto di applicarlo)
  • Tipologia della situazione (nota e non nota: lo studente mostra di aver consolidato l’apprendimento quando viene richiesto di applicarlo, anche in situazioni nuove)
  • Risorse mobilitate (lo studente sa trarre elementi utili all’apprendimento anche da contesti diversi dalla scuola e/o da esperienze personali)